Amore e guerra
Il presente studio intende proporre, attraverso mirati case studies , una riflessione sulle varie stratificazioni intermediali che intervengono nel processo di adattamento di testi letterari per il grande schermo. La prospettiva adottata mira a rilevare l'ampio spettro delle intersezioni fra media, codici e poetiche dello sguardo: dalle dinamiche performative enfatizzate nel passaggio dal teatro classico al cinema, alle strategie di transcodificazione che pongono l'accento su cromatismi e temperature ideologiche più o meno connotato nel passaggio dal graphic novelal film, o alla tematizzazione della fotografia nel percorso di traduzione / tradimento dal romanzo al racconto delle immagini, con un affondo specifico sulle dinamiche di trasposizione intersemiotica che agiscono nel transito della narrazione dalla letteratura al cinema. Nella scelta dei casi di studio emergono con chiarezza come genre e gender siano spesso strelati e come il discorso sul genere, la forma e il codice possa essere funzionale, soprattutto a certe latitudini geografiche e sociali, alla messa in racconto di appassionati gender troubles , che vedono le donne protagoniste di un accidentato, ma deciso, itinerario di affermazione della propria agenzia e della libera rivendicazione di passioni e imprevisti.
Maria Rizzarelli, professoressa associata di Critica letteraria e letterature comparate, insegna Letteratura contemporanea e arti visive presso l’Università di Catania. Si è occupata di vari autori del Novecento con particolare attenzione alle forme di ibridazione fra generi e linguaggi diversi. Dirige, insieme a Stefania Rimini, «Arabeschi. Rivista internazionale di studi su letteratura e visualità» (www.arabeschi.it). Tra le sue pubblicazioni: Gli arabeschi della memoria. Grandi virtù e piccole querelles nei saggi di Natalia Ginzburg (CUECM, 2004); Sguardi dall’opaco. Saggi su Calvino e la visibilità (Bonanno, 2008); Sorpreso a pensare per immagini. Sciascia e le arti visive(ets, 2013); Una terra che è solo visione. La poesia di Pasolini tra cinema e pittura (Duetredue, 2015). Goliarda Sapienza. Gli spazi della libertà, il tempo della gioia (Carocci, 2018).