Anemos
À-nemos, per etimologia, viene dall’indoeuropeo ‘manas’ ovvero ‘mente’, ‘pensiero’, nel senso di ‘conoscenza dell’intelletto e dei sensi’, di ‘funzione psichica che nasce dal cuore’, visto che il cuore era ritenuto la sede della coscienza e delle emozioni. Dunque quale titolo migliore da affermare ai due pittori. Guardate negli occhi i volti che si susseguono per le sale e troverete un antidoto prezioso a un mondo che costruisce barriere.
Marta Lorenzon, pittrice, illustratrice e designer. Nata nel 1988, vive e lavora in Italia. Dopo aver studiato Visual and Performing Arts all’Università IUAV di Venezia, ha studiato tecniche di illustrazione al MiMaster di Milano. Negli ultimi anni la sua produzione si è concentrata principalmente sulle tecniche di pittura ad olio. Collaborando con designer e studi grafici, ha lavorato per diversi editori e ha preso parte a mostre, sia nazionali che estere.
Fabio Modica, nasce a Catania nel 1978. Allievo di noti artisti italiani quali Alberto Abate, Antonio Santacroce e Francesco Scialfa, le sue prime prove possono ascriversi allo stile classico rinascimentale, con occasionali riferimenti alla mitologia greca e latina ed una predilezione per soggetti avvolti da luce caravaggesca. Perfezionatasi nella tecnica ad olio, la sua arte trova ulteriori veicoli espressivi negli acrilici, i gessetti, gli acquerelli e, soprattutto, in tecniche miste sperimentali ed innovative. Il tratto distintivo della pittura di Fabio Modica è stato individuato nella sua capacità di ottenere «stratificati accumuli di vibrante colore spatolato sulla tela torturata con sciabolate di action painting».