Donne in scena
Donne in scena è l’esito di una ricerca avviata a partire da un’esigenza didattica, nella quale hanno finito con l’incontrarsi una personale (e pluridecennale) passione per il cinema e un filone di studi (ormai fecondo a livello nazionale e internazionale), che si dedica alle relazioni fra religioni, cinema e arti. Relazioni antiche, anzi originarie, che sono ancora variamente declinate, attive e vivaci. Il volume presenta cinque figure femminili e sette film, esempi di ricezione contemporanea: riscritture per immagini e parole di storie diventate miti, di leggende diventate storia, di donne diventate simboli. E si chiude con un saggio sulla ‘più donna fra le sante’, Maria la Maddalena, in forma di giro virtuale dentro le sale del Louvre, alla scoperta, o alla riscoperta, di alcune rappresentazioni del personaggio, tra celebrazione della bellezza e dell’enigma femminili.
Rossana Barcellona — insegna Cristianesimo e culture del Mediterraneo, Chiese religioni e multiculturalismo, Storia del cristianesimo antico, presso l’Università di Catania (DISUM). Si occupa di temi storico-religiosi di carattere istituzionale e culturale (produzione conciliare; letteratura agiografica; testi apocrifi), anche in chiave antropologica (clero e sessualità; infanzia e strutture familiari). Le sue ricerche riguardano soprattutto l’Occidente tardoantico e altomedievale (secc. IV-VII), con proiezioni nella contemporaneità (religioni e mediazione culturale; culti e società; religioni e cinema). Tra le pubblicazioni più recenti: L’eredità di una regina. Radegonda e lo scandalo di Poitiers (589-590), Rubbettino 2020 e Storie di vescovi e re. Religione e politica nell’Occidente cristiano dopo l’impero, Rubbettino 2021.
Melita Poma — completa un primo percorso di studi in Lingue e Letterature straniere presso l’Università di Catania. Contemporaneamente si diploma alla Scuola d’Arte Drammatica del Teatro Stabile (Catania). Trasferitasi a Parigi, mentre lavora in teatro, consegue una seconda laurea in Storia dell’Arte, all’Università Panthéon-Sorbonne. Oggi affianca all’impegno in teatro, come attrice, autrice e marionettista, una nuova attività professionale, in qualità di storica dell’arte e mediatrice museale, presso alcuni musei nazionali (Museo del Louvre, Reggia di Versailles, Museo Eugène Delacroix, Museo del Rinascimento di Ecouen). Ha tradotto in italiano L’attore fluttuante, di Yoshi Oida, Editori Riuniti 1993 e dello stesso autore, L’attore invisibile, Bulzoni 2000.