Che le orecchie ascoltino e gli occhi vedano
Attraverso un percorso delle immagini che fanno da corredo a manoscritti e alla principes dell'Olivier de Castille, si affronta la questione di come un libro del secolo XV potesse essere fruito dai lettori. Viaggiando tra i temi e i motivi dell'opera, nonché leggendo le immagini, si opera una riflessione sul fatto che queste ultime fossero fruite attraverso un meccanismo fondato sul dialogo immagine/parola che avrebbe in qualche modo spezzato la linearità della parola. Non sarà, pertanto, ozioso chiedersi che funzioni hanno le immagini, e se c'è qualche differenza tra la lettura di un libro manoscritto con immagini e tra uno a stampa corredato da silografie.
Gaetano Lalomia – professore di Filologia e linguistica romanza presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche (DISUM) dell’Università di Catania. Si occupa di narrativa breve medievale romanza e della diffusione della novellistica orientale in Occidente. Per Carocci ha curato l’edizione de El libro de los doce sabios (2013). Si occupa anche di romanzo medievale castigliano e francese, privilegiando lo studio del cronotopo letterario, della diffusione interareale dei testi ricostruibili anche tramite atlanti letterari specifici, del lessico delle emozioni, e recentemente di visualità. Per Rubbettino ha pubblicato I viaggi dei cavalieri. Tempo e spazio nei romanzi cavallereschi castigliani (secoli XIV-XVI) (2009); Quiero un livro leer. Leggere il «Libro de Alexandre» (2012), le edizioni dell’Olivieri di Castiglia e Artùs di Dalgarve (2017), e dell’Erasto di Mario Teluccini (2019).