E a noi è caduto il cielo sulla testa
Questo fototesto nasce dall’idea di indagare i modi in cui lo spazio forzatamente ristretto e limitato o le sue modificazioni influiscono sulla dimensione affettiva degli individui e sulle loro relazioni umane. Nelle diverse sezioni tematiche di quello che inizialmente era stato concepito come un diario fotografico destinato a una delle più diffuse piattaforme social, l’accostamento di testo e immagini si configura come una sorta di decostruzione e ridefinizione di aree urbane osservate dalla prospettiva ridotta determinata da un evento inatteso e traumatico: il lockdown imposto dalla pandemia di Covid-19. Interni, esterni, gesti, riti, oggetti, persone, edifici disegnano un assetto spazio-temporale compresso e rallentato insieme, carico della tensione emotiva accumulata durante giorni immobili. Gli elementi costitutivi di un paesaggio di provincia, pur ridotti nell’ottica del confinamento, si dilatano sinesteticamente e si aprono alla dimensione psicologica: nella forma ibrida del fototesto la parola (dis)orienta lo sguardo sulle fotografie.
Luca Zenobi - insegna letteratura tedesca presso il Dipartimento di Scienze umane dell’Università dell’Aquila. Si è occupato della letteratura dell’età di Goethe, con particolare riferimento a Schiller e agli influssi dell’Illuminismo francese sull’estetica settecentesca (La natura e l’arte. Estetica della rappresentazione in Diderot e Schiller, Pisa, ets, 2005). Ha pubblicato inoltre saggi su autori del Romanticismo (Arnim, Eichendorff) e della Deutsche Moderne (Benn, Kafka, Musil, Döblin), e una monografia sul mito di Faust (Faust. Il mito dalla tradizione orale al post-pop, Roma, Carocci, 2013). I suoi interessi più recenti sono legati ai rapporti tra cinema e letteratura e all’intermedialità (Tutti i vestiti della verità. Letteratura e cultura tedesche tra Settecento e Novecento, Modena, Mucchi, 2020).